Questa pratica consiste in un accurato lavaggio intestinale lungo l’intero tratto del colon. Lo scopo di questa operazione è quello di eliminare i residui alimentari che si depositano per tutto il tubo digestivo nel corso degli anni e che possono trasformarsi in vere e proprie muffe o accumuli batterici con ripercussioni globali su tutto l’organismo. La pulizia dell’intestino, attraverso l’irrigazione del colon, tipica di un trattamento di idrocolonterapia, aiuta a rimuovere questi accumuli di cibo ed eliminare possibili fonti di infiammazioni e dolori.
La funzione dell’apparato intestinale
Lo scopo principale dell’intestino è quello di lavorare i cibi assunti dall’individuo e quindi espellerne le sostanze non utili mediante le feci. Lungo il tunnel intestinale transitano costantemente alimenti di ogni tipo che, a causa di piccole rientranze, eccesso di viscosità del cibo lavorato, composizione troppo dura e quindi difficile da digerire o cattiva masticazione, non riescono ad essere interamente espulse, rimanendo “incollate” sul colon. L’evacuazione delle feci è il modo migliore per liberare il corpo umano delle tossine, fonti di tante sofferenze. Non sempre però riusciamo a cacciare dal retto tutti i residui fecali ed è per questo motivo che sottoporsi a idrolavaggio del colon può risultare estremamente efficacie per ovviare a questo problema. Tutte le componenti alimentari che non vengono eliminate saranno soggette a fermentazione e questo può determinare la disidratazione del corpo. Un organismo non correttamente idratato sarà più facilmente soggetto a stipsi, peggiorando ulteriormente la propria condizione. Tutte queste feci non evacuate sono soggette a decomposizione e putrefazione, colonizzando di funghi e parassiti l’intero tratto intestinale.
Che cosa determina l’accumulo di sporco nel tubo intestinale?
- Mangiare in modo sbagliato. L’alimentazione, come nella maggior parte dei casi quando si parla di salute dell’uomo, è in grado di condizionare lo stato della flora batterica. Mangiare alimenti poco genuini o eccessivamente ricchi di conservanti può causare alterazioni nella popolazione dei batteri intestinali e quindi far emergere disturbi di vario tipo. Da questo consegue l’attenzione verso un’alimentazione corretta, basata su una piramide alimentare equilibrata.
- Stress ed ansia. E’ noto come esista un legame diretto tra sistema nervoso centrale e salute intestinale. Si parla di secondo cervello, alludendo al collegamento tra apparato celebrale e quello gastrointestinale, testimoniato dalla grande presenza di neurotrasmettitori che caratterizza queste aree del corpo. Quello che accade allo stadio emotivo può avere delle ripercussioni più o meno esplicite sulla salute del colon ed è per questo che tensioni relazionali o insoddisfazioni in campo lavorativo possono indebolire le difese immunitarie e quindi ammalare l’organismo. Molti pazienti, vicini al Mondo della naturopatia e a quello della scienza olistica, reputano che un ciclo di sedute di idrocolon terapia possa aiutare a riequilibrare un organismo.
- Intossicazione da alcool e tabacco. Abusare di fumo e bevande alcoliche è uno dei modi più rapidi per ammalare l’apparato intestinale, esponendolo a rischi connessi con l’accumulo di sporcizia alimentare.
I cicli di idrocolonterapia
Non esiste un numero esatto di sedute a cui sottoporre i pazienti. Per il raggiungimento di risultati rilevanti si suggerisce di seguire sessioni composte da 10 trattamenti. A seconda della gravità del soggetto e della capacità dello stesso di porre fine a delle vecchie ed errate abitudini, i tempi di guarigione potrebbero variare da caso a caso.
Le fasi del trattamento
Prima di sottoporsi a seduta è consigliabile liberare il tubo digestivo e quindi arrivare nel centro di idrocolonterapia, dopo aver fatto già la cacca. Quest’azione consentirà alla sonda a due vie di entrare e irrogare più facilmente l’intestino senza incontrare intoppi. La terapia prevede quindi l’introduzione di acqua riscaldata a 38°C lungo il condotto intestinale. Una temperatura che non rimarrà costante durante l’intero trattamento, ma che varierà entro il range 25-38° C, in maniera tale da sollecitare la peristalsi e quindi quei movimenti essenziali per eliminare gli scarti depositati lungo le pareti. La pressione dell’acqua non supererà in ogni caso i 50 millibar, onde non risultare troppo invasiva e creare scompensi internamente. La posizione corretta del paziente sarà quella inclinata, di lato, onde favorire l’introduzione della sonda ispettrice, incaricata di diffondere l’acqua attraverso il colon. Per consentire un suo ingresso più rapido e indolore si tende a lubrificare l’ano con della pomata, limitando il disagio che questa operazione può generare su alcuni pazienti.
Validità dell’idrocolonterapia
La discussione su quanto l’idrolavaggio dell’intestino possa essere considerata una terapia che funziona prosegue da tempo. Essendo ancora inserita nella medicina alternativa non è considerata una scienza ufficiale e pertanto non esistono basi scientifiche per dimostrarne la validità. Ciò nonostante esistono tantissimi sportivi e persone comuni che utilizzano le cure di idrocolon per ripulirsi e disintossicare l’organismo, assicurando di aver avuto enormi benefici. Non trattandosi però di una branca della medicina ufficiale non esistono prove concrete sulla sua validità nel lungo periodo ed è alto il rischio che l’effetto placebo possa condizionare i giudizi favorevoli di parte dei pazienti che si sono sottoposti a lavaggio del colon.
Controindicazioni
La prima seduta risulta quasi sempre la più traumatica. E’ molto probabile che, a distanza di poche ore dal primo trattamento, si manifestino nel soggetto nausea e giramenti di testa. I difensori di questo metodo sostengono che qualsiasi dolore o difficoltà che segue una seduta di idrocolonterapia sia sintomo di un cambiamento positivo, segno di un corpo che finalmente si sta liberando. Non si sa sino a quando questa spiegazione sia valida o sia piuttosto una scusa per giustificare un acutizzarsi dei dolori, anziché una riduzione della loro intensità. Ad ogni modo si consiglia di valutare attentamente i rischi di un trattamento così delicato, perchè in grado di eliminare dall’intestino anche tutti quei batteri positivi, su cui si regge l’equilibrio e la salute di altri organi del corpo.