Dolore fisico
Molti pazienti hanno paura dell’idrocolon perchè sono molto titubanti nell’introdurre qualsiasi corpo estraneo nel perineo. Si tratta di un timore del tutto infondato, anche se troviamo abbastanza normale provare disagio al pensiero di far entrare un tubo nell’ano.
A dispetto però di quanto si possa pensare, il tubo usato per il lavaggio del colon ha un diametro ridottissimo. Non ci si può spaventare di fronte all’ingresso dal retto di una cannuccia con un diametro di massimo 2 centimetri, che verrà introdotta per meno di 10 cm. A parte ricordare come esista l’orgasmo prostatico, la fobia per l’eventuale trauma fisico che può provocare il lavaggio dell’intestino è inutile. I centri riconosciuti che operano in questo campo sanitario utilizzeranno tutti gli accorgimenti necessarie per superare questo “blocco anal-psicologico”. Gli operatori che eseguiranno la preparazione alla terapia faranno ricorso al massimo dell’attenzione per rendere l’azione più delicata. L’impiego di guanti sterilizzati e di lubrificante anale miglioreranno l’entrata della sondina d’ispezione, anche nel caso di quei pazienti che per un terrore insensato, stringono le natiche, rendendo più difficile quest’operazione. Delle piccole lacerazioni fastidiose sono invece possibili quando, durante pratiche sessuali, si massaggia la prostata, attraverso l’ano. Se non si usa un preservativo per “vestire” il dito o dei guanti in lattice, è possibile che, delle piccole ragadi sulle mani, spesso invisibili a prima vista, possano irritare l’orifizio anale, creando dei piccoli fastidi. Con l’idrocolonterapia però questo non può avvenire. Ci sentiamo quindi di escludere alcuna controindicazione dal punto di vista dei dolori fisici in fase di preparazione.
Eliminare i batteri buoni
Molti critici del sistema di pulizia profonda dell’intestino sostengono che l’irrorazione di acqua sia violenta e produca più svantaggi che benefici all’organismo. In particolar modo, le critiche si concentrano sul fatto che l’idro-colon possa ammazzare intere colonia di flora batterica. Le persone che hanno un’opinione negativa di questo metodo curativo e che parlano dei rischi legati ad una eventuale strage di batteri buoni non sanno bene di quello di cui parlano. Riuscire a pulire a fondo le pareti del colon non possono far altro che favorire la peristalsi e stimolare una migliore attività della flora intestinale. Il discorso è molto semplice perchè se è vero che scrosta tutto è vero anche che non lo fa con violenza. I bacilli dell’intestino, indispensabili per a avere una vita alimentare sana ed allontanare i rischi di disturbi legati al cibo, possono ricevere soltanto giovamento dall’azione dell’acqua. I cibi depositati da anni lungo il tubo digerente infatti, fanno da tappo all’attività della flora batterica. Quando, mediante la pulizia naturale del colon, si potrà rimuovere questi cibi, trasformati in muffe e funghi, si darà un ottimo contributo alla rinascita intestinale, grazie ad dei bacilli più forti e alleggeriti da questa coperta di tossine. Il vantaggio di praticare idrocolon terapia è quello di consentire la crescita di batteri buoni e di liberarsi di quelli tossici per il nostro corpo, responsabili di tante malattie. Ancora una vola quando si parla di idrocolonterapia e pro e contro, si nota come gli aspetti positivi superano di gran lunga quelli negativi o quelle piccole controindicazioni di cui parleremo in seguito.
Troppo caldo per il corpo
Altro cavallo di battaglia per chi osteggia la medicina alternativa è la considerazione per cui l’irrigazione di acqua bollente possa produrre un effetto negativo sulla mucosa, danneggiandola. In pratica, questi personaggi che hanno il solo scopo nella vita che difendere la medicina ufficiale e buttare fango su chi crede, sperimenta e guarisce grazie a sistemi di cura innovativi e non tradizionali, non sanno a specchi aggrapparsi! Come prima cosa l’acqua non è eccessivamente calda, ma ha una temperatura massima di 38°, quindi soltanto 2 gradi superiore a quella del nostro corpo. Inoltre questo livello estremo non si protrae mai per troppo tempo, essendo questa igienizzazione corporale caratterizzata dalla frequente variazione di gradi di calore. Si è infatti studiato che i piccoli cambi di calore che, nel caso dell’idro colon avvengono nell’arco compreso tra i 24° e 38°, sono responsabili dei miglioramenti ottenibili in termini di peristalsi e cura di un metabolismo pigro. Nessuna scottatura quindi né nell’ano, né tanto meno conseguenze negative sulla condizione delle pareti d’intestino. Chiariamolo a lettere maiuscole: l’idrocoloterapia non è dolorosa e non mostra alcuna contro indicazione particolarmente spiacevole, tale da giustificare allarmismi o comunicazioni terroristiche su forum di medicina, come spesso accade. L’unico scopo di questi utenti è denigrare il lavoro di professionisti che hanno deciso di sperimentare strade più difficili, ma in grado di dare ulteriori risposte ai tanti pazienti con disturbi alimentari o di natura emotiva. La pulizia del colon è un rimedio naturale che merita rispetto da parte dei medici che lavorano presso istituti ospedalieri perchè, proprio come accade in altri Paesi nel Mondo, non è da escudere che, anche in Italia, l’idrocolon terapia venga riconosciuta anche come trattamento risolutivo e quindi usato negli ospedali pubblici.
Alcune puntualizzazioni sui rischi
Premesso che pericoli veri e propri non esistono, va però specificato come spesso in alcuni pazienti si manifestino delle conseguenze che possono creare agitazione e dubbi sulla reale efficacia dell’idrocolon. L’unica fatto concreto, legato ad una situazione che può accadere realmente, è che, nelle prime sedute, in particolar modo dopo il “battesimo dell’acqua”, il corpo possa mal reagire a questo trattamento terapico. Non si tratta quindi di dolori causati da un rimedio che non funziona, ma di conseguenze legate ad una reazione di un organismo che si trova finalmente ripulito e che quindi vive, come primo impulso, un forte shock. Si tratta di piccoli sintomi come vomito o diarrea che caratterizzano però solo il post della prima seduta. Già dalla seconda o dalla terza, l’organismo dimostrerà seria riconoscenza per aver iniziato questa cura, questa “liberazione dalle muffe”. In sostanza un corpo che negli anni ha inglobato queste tossine ed è stato abituato a convivere con muffe e batteri, potrebbe percepire l’irrigazione del colon come una rivoluzione e quindi dimostrarlo attraverso queste manifestazioni, scambiate spesso come “controindicazioni”. Si tratta di un fenomeno del tutto normale che non riduce di una virgola l’efficacia di questa tecnica usata per lavare l’intestino. I centri d’idrocolon cercano di spiegare questo a i propri pazienti, tranquillizzando loro anche sul piano emotivo. La precauzione che si dovrebbe seguire, onde ridurre il tempo dei dolori, sarebbe quella di eseguire le prime 3 sedute del ciclo d’idrocoloterapia a distanza molto ravvicinata tra loro. In questo modo il corpo riceverà un bagaglio d’ informazioni buone sufficiente, in maniera tale da affrontare questa “rivoluzione intestinale” nel migliore dei modi possibili. Facendo la seconda seduta a meno di 2 giorni dalla prima e la terza a meno di 5 giorni dalla seconda, ridurrà i rischi di arrivare a credere davvero che l’idrocolonterapia faccia soffrire, anziché curare.
Altro aspetto da tenere ben chiaro in mente è che solo un regime alimentare scrupoloso potrà contribuire a rendere i successi della terapia permanenti. Molti pazienti, dopo i primi mesi di eterna gratitudine nei confronti dei dottori che hanno ripulito l’intestino tramite tubo e acqua, si lamentano per essere sprofondati nei soliti dolori. Nella maggior parte dei casi questo accade perchè non si è stati coerenti nel seguire la dieta consigliata e, rinfrancati dal fatto che non ci si è mai sentiti così bene, si cade nella tentazione dei fritti e della carne rossa. Questi cibi sono davvero veleno per un organismo finalmente sgombro da muffe che si ritrova ad affrontare vecchi nemici che credeva di aver debellato per sempre. Allora è intuibile come possano seguire delle sofferenze ancora più acute e come di fronte alla negligenza di un paziente, l’operatore che svolge idrocolo terapia non può farci nulla. Per sentirsi bene e a lungo, senza addossare colpe a fantomatici effetti collaterali da irrigazione del colon, si dovrà seguire alla lettera le indicazioni alimentari prescritte da chi ha eseguito il trattamento.
A conti fatti, l’unica vera controindicazione è quella di sentirsi così bene da far nascere il rimpianto per non averla scoperta prima ed essersi fidati da subito di un metodo così naturale, ma ancora poco diffuso in Italia.
Il solo vero rischio è in pratica quello di diventare dipendenti da idrocolonterapia!
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