Pulizia è sentirsi meglio

Le origini di una costipazione intestinale e le soluzioni

Con il termine costipazione intestinale si intende una sorta di stitichezza ovvero di mancata evacuazione delle feci ridotta ad almeno tre volte a settimana. Cosa significa questa espressione è semplice, visto che il termine costipazione indica un impedimento o comunque un ostacolo che impedisce lo svolgersi di ogni fase della digestione. Molte persone pensano affermare di essere costipati se non svuotano l’intestino tutti i giorni e quindi avvertono quel fastidioso senso di pesantezza e di dolore nel momento in cui vanno al bagno e le loro feci diventano dure e si innervosiscono. Perchè percepiscono che qualcosa nel loro corpo non funziona.

Una cosa è certa: la costipazione intestinale non è una malattia, ma un sintomo, che ci avverte che qualcosa nel nostro intestino non sta funzionando, molto probabilmente a causa di alimentazione non corretta. Tuttavia è un disturbo molto comune, di cui almeno una volta nella vita a tutti è capitato di soffrirne, pertanto il vero problema è quando perdura e non quando si verifica ogni tanto.
La stitichezza improvvisa, per quanto inaspettata, è largamente più gestibile della stipsi ostinata, detta cronica, perchè si manifesta in corrispondenza dei periodi di maggiore stress. Molte persone, ad esempio, non riescono a far la cacca lontani dal proprio bagno e quando si ritrovano in vacanza in campeggio potrebbero non trovare così facile “spurgarsi”, perchè condizionati dal fatto che in quel bagno abbiano defecato tantissime altre persone, per lo più sconosciute.

Una categoria che soffre tipicamente di questo problema sono ad esempio le donne in gravidanza, ma in questo caso, non si tratta di qualcosa legato a ciò che si mangia visto che, dopo il parto, il disturbo si risolve da sè.

gruppo di meloni

Come avviene il movimento intestinale?

L’intestino è un organo lungo circa 7 metri, che si distingue in due parti ben distinte: intestino tenue e crasso. Nell’intestino tenue avviene la prima parte del processo digestivo ed anche l’assorbimento dei nutrienti. E’ questo il luogo scelto per la scissione delle sostante nutritive dagli scarti, che verranno poi evacuati nelle feci.
Il transito intestinale segue pertanto un percorso molto preciso. Il cibo arriva successivamente nella seconda parte dell’intestino, quello crasso e qui vi è ancora una fase di assorbimento di acqua e sali minerali, oltre all’espulsione dei cibi non digeriti del tutto, che finiscono nel colon. Quest’ultimo tratto intestinale ha il compito di compattare le feci e trattenerle nel retto fino al momento in cui verranno espulse, che coincide con quello dell’evacuazione.

Perchè un soggetto soffre di diarrea o al contrario di stitichezza?

Se nell’intestino crasso non vengono riassorbiti bene i liquidi, è molto probabile andare incontro a fenomeni di diarrea, considerato il fatto che, insieme agli scarti provenienti dagli alimenti, vi è una buona presenza di acqua. Al contrario, questo almeno in linea di massima, se vengono assorbiti molti liquidi, allora le feci si presentano dure e diventano ostili ad essere evacuate. Questa difficoltà genera quella che viene definito principio di stitichezza o, nei casi più gravi costipazione.
In tutto questo processo, la flora batterica assume un ruolo fondamentale; essa infatti è formata da circa 400/500 batteri che vivono nel nostro intestino e che si riproducono per garantire il benessere e la salute del nostro organismo. Quando andiamo incontro a fenomeni di diarrea o stitichezza è necessario riequilibrare la flora batterica, assumendo i cosiddetti fermenti lattici, nel tentativo di recuperare una salute deficitaria.

Sintomi della costipazione

Ecco quali sono i principali sintomi che anticipano o accompagnano manifestazioni costipative:

  • senso di pesantezza e di gonfiore alla pancia;
  • feci che sono dure e piccole;
  • durante l’evacuazione si avverte un senso di dolore;
  • spesso si avverte uno svuotamento incompleto;
  • classico dolore addominale;
  • cacca secca e spigolosa.

Ovviamente per parlare di costipazione o stitichezza è necessario fare la “conta” di quante volte l’individuo va in bagno e non limitarsi a dire che la persona non va regolarmente al bagno. Volendo dare un riferimento numerico, parleremo di un soggetto stitico se defecherà meno di tre volte a settimana. In termini medici però la problematica si evidenzia, quando la manifestazione assume contorni ben più grossi, considerato come si parla di stitichezza quando il paziente non evacua correttamente per almeno 12 settimane (anche se non consecutive). Ad ogni modo si va di corpo raramente e questo è un bel problema per tutto l’organismo.

Allo stesso modo di uno che va troppe volte in bagno, anche andare 2 volte al mese può essere doloroso e creare scompensi di una certa entità.
Non si può dire quindi se è meglio andare di corpo con una certa frequenza o meno, ma di sicuro, se la diarrea è una condizione molto spiacevole nella fase iniziale, la costipazione produce dei sintomi molto dolorosi, dopo la prima settimana di sciopero delle evacuazioni.
A soffrire di stitichezza sono circa 13 milioni di italiani, nella maggioranza donne. Non si può dire che viene ad una età precisa, visto che dal punto di vista anagrafico non vi sono delle certezze vere e proprie. Le osservazioni statistiche dimostrano che soffrono di questo male intestinale tanto le persone anziane (probabilmente a causa della cattiva idratazione) quanto i bambini. In questo ultimo caso, la causa della stitichezza dei bimbi può derivare dall’assunzione del latte materno, anche se in quest’ultimo caso si parla di una stitichezza fisiologica e quindi non potrà essere annoverato come un sintomo vero e proprio, ma come una condizione specifica.

Perché si diventa stitici, ecco le cause della stitichezza

Una volta capito cos’è la stitichezza, vediamo le principali motivazioni per cui si diventa stitici.
Per prima cosa, come avevamo già accennato precedentemente, un ruolo fondamentale nel processo di stitichezza è rappresentato dall’alimentazione. La costipazione intestinale nasce dal fatto che la nostra dieta è priva di fibre ed in tal caso per alleviare questa problematica bisogna migliorare l’apporto qualitativo di quello che mangiamo.
Tuttavia, la stitichezza può anche essere causata da alcune patologie dell’intestino, rappresentando a sua volta un sintomo di un problema più grande. Tra i disturbi più diffusi, durante i quali il soggetto vive spesso una condizione in cui non esce la cacca, ricordiamo la diverticolite e la colite.

In queste situazioni parliamo di una stitichezza come segnale di una malattia più conclamata.
Quando invece la stitichezza non dipende da nessuna causa patologica, allora abbiamo a che fare con una costipazione cronica idiopatica dovuta in linea generale a:

  • vita troppo sedentaria;
  • gravidanza;
  • cambiamenti ormonali;
  • dieta inadeguata;
  • sindrome de colon irritabile.

Come già detto un grosso aiuto nel combattere la stitichezza ci viene dato dall’alimentazione, pertanto una dieta ad alto contenuto di fibre e di liquidi sicuramente potrà alleviare la situazione per chi soffre di questo problema. La gente di solito non offre la dovuta attenzione a questo e tende a non impegnarsi per perseguire una dieta che cambia in qualche modo la a cambiare le abitudini delle persone. La conseguenza diretta di questo mancato impegno è il perdurare della costipazione e della sofferenza. Soprattutto le persone anziane hanno difficoltà a curarsi e a seguire le buone norme per non diventare stitici. La loro difficoltà di masticazione di chi ha un’età già avanzata e la tendenza ad ingerire cibi morbidi ed elaborati, privi di fibre è la ragione del perchè i nonni sviluppano una ostinata stitichezza in vecchiaia. Tutto questo incide fortemente sulla salute dell’intestino che a lungo andare necessiterà l’intervento farmacologico.

L’importanza dell’idratazione

Anche l’idratazione è importante. E’ stato dimostrato che seppur bere aiuta a risolvere il problema della costipazione, in quanto l’idratazione migliora l’equilibrio idrolipidico del corpo e agevola i movimenti del colon, rendendo le feci più molli e più facili da essere esplulse.
Un altro grosso aiuto contro la stitichezza potrebbe essere dato dall’attività fisica, che favorisce i movimenti intestinali e la digestione dei cibi. Non a caso, dopo una lunga malattia in cui si è costretti a letto, non è raro riscontrare fenomeni di stitichezza e difficoltà di evacuazione, a causa della sedentarietà a cui è costretto un individuo, con un organismo malconcio.
Abbiamo già detto che la costipazione intestinale non rappresenta una malattia vera e propria, ma se trascurata può creare dei veri e propri problemi, come ad esempio all’occlusione intestinale. Tale situazione, piuttosto preoccupante, deve essere diagnosticata da un medico specialista che richiederà l’intervento di rimozione delle feci, sia manualmente che chirurgicamente a seconda del bisogno. Se trascurata o non diagnosticata in tempo, potrebbe causare anche la morte del paziente. Il blocco intestinale è mortale, pertanto gli stitici devono pensarci bene prima di considerare il problema con leggerezza.

Rimedi contro la costipazione intestinale

Sicuramente esistono diversi modi per intervenire in casi di stitichezza cronica, fra cui rimedi naturali e le cure farmacologiche, oltre a migliorare la propria dieta e a fare attività fisica. In quest’ultimo caso si consiglia un’attività di media intensità, come ad esempio camminare, nuotare o correre per almeno 20/30 minuti al giorno. Per scoprire come si rimedia ad una costipazione intestinale proseguite in questa lettura.

Rimedi naturali e farmacologici

  • la Cassia o la Malva, sono dei lassativi naturali, da usare sotto forma di infusi e tisane;
    1 cucchiaino di olio crudo al mattino, per due o tre giorni di seguito (rimedio infallibile della nonna);
    Consumare 1 volta al giorno, 2 cucchiaini di semi di lino in acqua calda;
  • Mangiare la frutta ma in particolare: prugne, fichi d’india e pere;
  • Bere 1 volta giorno, l’acqua del cocco, che ha un potere lassativo e depurativo naturale del transito intestinale;
  • Bere il succo di Aloe vera fa non solo evacuare, ma aiuta a proteggere e rinforzare le mucose intestinali.

Sottoporsi a lavaggi intestinali mirati a sbloccare l’intestino e migliorare qualitativamente il livello di flora batterica nell’organismo. Se il problema non si dovesse risolvere o addirittura se la situazione dovesse peggiorare, allora è il caso di rivolgersi al medico di fiducia che potrà effettuare un’indagine accurata per capire la vera causa del problema e quindi intervenire con la cura appropriata.
Un dottore potrà indicarvi alcuni farmaci da prendere, fra cui i lassativi, che si suddividono in queste 4 categorie:

  1. Lassativi purganti salini;
  2. Lassativi stimolanti;
  3. Lassativi ammorbidenti;
  4. Lassativi lubrificanti (chi non conosce l’olio di vasellina?).Sapevate che può essere utile anche per far scivolare meglio la cacca e funziona per spianare la strada alla caduta delle feci?.

Ad ogni modo non si dovrebbe mai esagerare con i farmaci lassativi, perchè presentano molti effetti collaterali e il corpo tende ad abituarsi a loro, riducendo gli effetti positivi nel corso del tempo. Sembrerebbe che l’abuso di lassativi possa trasformare in stipsi cronica dei fenomeni assai più contenuti.
Per questa ragione, prima di capire che cosa prendere per fare la cacca, sarebbe più opportuno lavare meglio l’interno del colon, mediante una corretta idrocolonterapia.
Da non trascurare, nella cura ideale per un soggetto stitico, vi è anche l’aspetto psicologico è importante. Pertanto stress, ansia, situazioni di forte tensione e di grandi emozioni, come ad esempio la paura per un evento impellente che crea tensioni mentali, possono incidere e parecchio, sulla mobilità intestinale, favorendo blocchi intestinali o forme diarreiche.

Come si combatte la stitichezza oggi

Abbandonati i rimedi della nonna (vasellina, olio crudo…) per combattere efficacemente la stitichezza è necessario per prima cosa mettere ordine nel nostro intestino. Come fare? Sicuramente l’uso dei fermenti lattici può migliorare al ripristino di un equilibrio della flora batterica e quindi a mettere in ordine le “cose”, a patto di scegliere i fermenti adatti e nelle giuste dosi. Molte persone lamentano l’inefficacia di questi rimedi naturali, ma non capiscono che sono stati spesso loro a seguire gli orari e le quantità giuste per guarire e ritornare a fare la cacca senza problemi.
A tal propostito, per favorire il recupero a 360° dell’organismo, si consiglia almeno una volta l’anno di pulire l’intestino dagli scarti rimasti tra le pareti dell’intestino, fonti di tossine, attraverso una dieta detox o per chi ne ha la possibilità, di informarsi sulla presenza del centro d’idrocolonterapia specializzato più vicino.
Infine, la posizione con cui facciamo la cacca può stimolare il processo defecativo o alleviare le dolorose uscite delle feci più dure, tipiche di chi è stitico. Impariamo a farla bene, perchè di sicuro ne troverà giovamento tutto il nostro organismo.

Condividi

Leave a Comment